Ogni anno ad Ottobre iniziano a spopolare articoli, post, reel e video relativi ad halloween e con essi, a volte, anche le polemiche su questa celebrazione.

Sebbene sia estremamente celebrato negli Stati Uniti,  le sue origine sono, in realtá, celtiche. Bisogna quindi fare un salto indietro di circa 3mila anni e parlare del Festival di Samhain, ovvero il capodanno celtico che segnava il passaggio all’inverno e durante il quale le barriere tra il mondo dei vivi e dei morti si abbattevano.

A me ha sempre incuriosito questa festivitá, cosí come tante altre, in quanto é parte della cultura e folklore di alcuni posti del mondo e si é evoluta diversamente ovunque.

Infatti, seppure in modo diverso, praticamente ovunque si celebrano, o meglio, si commemorano i morti.

Non é halloween senza storie di streghe e fantasmi

In questi giorni il focus é incentrato sulle storie di streghe e fantasmi che hanno spaventato, e a volte continuano a farlo, generazioni e generazioni di persone.

Nessun Paese é immune, chi piú chi meno, ha una storia spaventosa da raccontare secondo la propria tradizione.  Anche i Paesi Bassi.

Spesso il folklore dei Paesi Bassi é legato a quello del Belgio e ha similitudine con quello tedesco.

Oggi voglio raccontarvi 3 storie in clima halloween, di questo Paese:

Bokkenrijders

“I cavalieri delle capre”. 

Ci troviamo tra il 1700 e il 1800 e la leggenda narra che ci fossero dei cavalieri che volavano nel cielo in sella a dei caproni, alla ricerca di anime da donare a satana. L’animale volante veniva donato a questi cavalieri da demoni e, si narra, che in volo pronunciassero la seguente frase “Attraverso le case, attraverso i giardini, attraverso i pali, anche attraverso Colonia, fino alle cantine di vino” .

Il nome Bokkenrijders fu usato per la prima volta nel 1774, durante il ‘processo di Wellen’, (una citta del Limburg).

L’accusato era Johan van Muysen, il quale aveva fatto trovare ad un contadino, Wouter, una lettera di minacce: van Muysen avrebbe bruciato la sua casa se Wouter non gli avesse dato dei soldi. Durante il processo Van Muyses affermó di essere membro dei cavalieri e si riferí a satana piú volte.

 

Questo perché la leggenda venne utilizzata da alcuni criminali della zone per rubare e spillare soldi ai contadini. I malcapitati erano per lo piú cattolici e quindi terrorizzati dall’idea di essere presi di mira dal demonio.

Witte Wieven

La traduzione qui é un po’ complicata, witte in olandese significa “bianco” (bianche in questo caso) quando usato come aggettivo, ma probabilmente il vero significato proviene dall’inglese “wise o witty” che significa “saggio”.

Wieven é la parola antica o popolare per “donne” .

Le “donne sagge” erano, quindi, originariamente delle erboriste e guaritrici che si occupavano di chi aveva problemi fisici e psichici. Inoltre avevano il dono della profezia. Per tutte queste ragioni la comunitá le elogiava e alla loro morte erano molte le cerimonie presso i siti della loro sepoltura per onorarle.

Secondo la mitologia, i loro spiriti rimasero sulla terra e divennero spiriti viventi (o esseri elfici) che aiutavano o ostacolavano le persone che incontravano.

Si pensava che vivessero vicino alle zone della loro sepoltura e, per questo motivo,  che la nebbia su un cimitero fosse lo spirito della donna saggia che appariva, e le persone portavano loro offerte e chiedevano aiuto.

 

Moord op de Zeedijk

Anche conosciuta come “Il fantasma di Zeedijk”  é una triste storia di amore, invidia e morte.

Dina, la figlia di un conciatore di pelle di Zeedijk, frequentava un marinaio, i due erano innamorati e volevano sposarsi. Purtroppo peró anche la sorella di Dina, Helena era innamorata del marinaio e la sua invidia la portó al punto di uccidere la sorella.

Helena fece apparire la morte di Dina come un incidente, quando invece fu lei a spingerla giú dalle scale del seminterrato e chiudere la porta lasciandola morire lí da sola.

Sul letto di morte Helena confessó al marito cosa aveva fatto. Il marinaio disgustato le voltó le spalle e la lasció morire in totale solitudine.

Quella stessa notte, gli abitanti di Zeedijk furono svegliati da lamenti agghiaccianti e ululati furiosi.

 

Sembra che ancora oggi si possa incontrare il fantasma di Helena, ti accorgi della sua vicinanza se, passando da Zeedilijk (quartiere ad Amsterdam), senti un brivido lungo la schiena.

Queste sono solo alcune delle tante storie folkloristiche dei Paesi Bassi.

Vado a studiarne altre da potervi raccontare alla prossima occasione!