Trasferirsi per lavoro non è l’unico modo per provare l’esperienza Expat.

Difatti, la gente si sposta per svariati motivi, certo molti lo fanno per lavoro, ma alle volte é per via del lavoro del proprio partner e altre persone lo fanno per motivi di studio.

Andare a vivere in un Paese straniero durante il percorso di studi può essere fatto in modi diversi e ad età diverse.

Sicuramente il metodo piú famoso e probabilmente anche piú in voga, è il programma Erasmus al quale si può accedere durante gli anni universitari.

Come si accede?

Per partecipare all’Erasmus non solo bisogna, chiaramente, essere iscritto all´universitá ma anche aver superato brillantemente il primo anno del corso di studi. Una volta partiti per l’Erasmus e quindi avuto accesso ad un´universitá straniera, non si dovranno pagare tasse o costi relativamente all’Istituto in questione e, anzi, si puó ricevere un pagamento mensile durante il periodo del progetto per far fronte ad altre spese (circa tra €250 e €400)

Si puó scegliere tra piú di 30 Paesi che partecipano al progetto, vero é che é necessario ci sia un accordo giá esistente tra le universitá dei due Paesi per potersi candidare e andare a studiare nel posto prediletto per un semestre o un intero anno accademico.

È decisamente un’esperienza che non può fare altro che migliorare la propria cultura generale o la conoscenza già preesistente di un determinato Paese. Inoltre fa sí che gli studenti di vari luoghi si incontrino e socializzino, oltre magari a trovare un lavoro part-time come prima esperienza professionale all´estero.

Sebbene il programma Erasmus sia la prima esperienza per molti ragazzi, non é effettivamente la prima possibile.

Avete mai sentito parlare dello Student Exchange program?

Molte associazioni se ne occupano e hanno accordi con le scuole superiori, e anche in questo caso non si pagheranno tasse scolastiche. Alcune cose rientrano nell’accordo con l’agenzia, come il volo per esempio. La differenza é che in questo caso non solo si avrà la possibilità di studiare presso un istituto locale, ma si andrà a vivere in casa con una famiglia del luogo, della quale figlio/a sarà invece ospitato dalla propria famiglia durante lo stesso periodo di tempo.

Ho avuto il piacere di parlare di questo con Carolina. Infatti, lei ha avuto la possibilitá, a 17 anni, di far parte del programma Exchange e quindi andare a vivere in Canada da una famiglia anglofona e frequentare una scuola francofona.

É un’esperienza che fa crescere molto e insegna la responsabilitá. Oltre alla conoscenza della lingua, infatti, si impara a prendersi cura delle cose, si esplora una cultura diversa durante una fase di vita nella quale, normalmente, si ha una famiglia ad occuparsi di te e la conoscenza del mondo che ci circonda é abbastanza limitata.

Sono curiosa di sapere se avete preso parte ad uno di questi programmi o altri, e se vi va di condividerli con me.
Vi aspetto!

Rossella

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