Sono dell´idea che il Belgio sia un Paese pieno di bellezze.

Fino ad oggi ho visitato Bruges, Anversa, Bruxelles e Gent.

É proprio di Gent che voglio parlarvi in questo articolo. Sono appena tornata da 2 giorni in questa splendida cittá che mi ha incantata.

36h, il tempo che vi ho trascorso, non sono abbastanza per godere di tutto, ma sicuramente lo sono per rubarvi il cuore!

Gent é famosa per le sue chiese, sono 5 in uno spazio davvero piccolo, ma soprattutto per le 3 torri, le quali offrono una vista unica del centro della cittá.

  • La cattedrale di San Bavone, la piú maestosa e antica (le fonti piú antiche risalgono al X secolo), ospita, insieme ad altre opere, la piú famosa del Polittico dell’Agnello mistico di Van Eyck.
    Sfortunatamente é possibile vedere questo altare solo se si prenota un tour (ce ne sono vari a partire da €12,50). Per una questione di tempo non abbiamo fatto il tour. Ma devo anche ammettere che mi disturba un po’ il fatto che non sia nemmeno lontanamente visibile al pubblico. Pagare i tour guidati è corretto, ma nascondere del tutto un’opera in una chiesa lo trovo sbagliato.

  • La chiesa di San Nicola, da sempre la chiesa dei mercanti e dei commercianti, si trova infatti nei pressi del vecchio porto Graslei e Korenlei.
    Oltre alla bellezza della chiesa in sé e delle opere religiose, abbiamo trovato una mostra (temporanea) dedicata a medici ed infermieri, in prima linea nella lotta contro la pandemia.

  • La chiesa di San Michele ha una particolaritá che sta nel suo campanile rimasto incompleto. Ci sono voluti 200 anni per completare la chiesa stessa, nonostante ciò lo stile è totalmente gotico. Stile che, in questo caso, persistette al periodo rinascimentale e barocco.

Le altre 2 chiese sono quella di San Giacomo e di San Pietro e di Nostra Signora che però non abbiamo visitato.

  • Invece siamo saliti sulla torre di Belfry. Il biglietto costa €10. Dal primo piano si continua in ascensore perché le scale sono troppo strette per permettere contemporaneamente la salita e la discesa delle persone. È stata quindi prediletta la discesa a piedi perché piú comoda. Salendo o scendendo ci si può fermare ai piani intermedi per leggere la storia della torre (ha avuto vari usi nei secoli) e del dragone posto su in alto, come anche quella di un prigioniero condannato a morte per fame. Si narra che la figlia, unica persona che poteva visitarlo senza portargli però cibo, lo allattasse. C’è infatti una statua fuori dalla torre in ricordo di questa storia.

Una volta arrivati in cima alla torre, lo spettacolo del panorama è assicurato!

Per conoscere meglio la storia di Ghent ci siamo affidati ad un tour in barca sul canale e al Museo STAM.

Il giro in baca turisticacosta €9 per circa un’ora di navigazione. La guida racconterá la storia e gli aneddoti della cittá in varie lingue a seconda dei passeggeri.
Nell´itinerario si passa due volte davanti al castello. Trovandosi nel bel mezzo della cittá si capisce che non venne costruito per difenderla, ma come gesto sfarzoso, per mettere in chiaro chi avesse il potere. Inoltre sembra che negli anni sia sempre stato preso di mira dalle manifestazioni studentesche, che lo occupano ogni qual volta ritengono giusto protestare per motivi di una certa rilevanza. L’ultima volta risale agli anni ´90.

Il museo Stam è un po´piú fuori dal centro, noi lo abbiamo raggiunto con una piacevole camminata di circa 15 minuti.
É il museo della storia di Gent, e alterna sale piú classiche e tradizionali ad altre moderne e molto interattive. La prima è infatti una mappa sulla quale si puó camminare e ascoltare le info relative a specifici punti selezionati tramite un computer. L´idea é davvero carina, penso anche la riuscita. Peccato che, una volta indossati i calzari per poterci camminare sopra, abbiamo scoperto che non funzionasse. Sará per la prossima volta.


Il museo ospita anche una sala Lego, dove con i famosi mattoncini sono riprodotte le 3 torri.
In questa sala, come in tutte le altre, c’è un’area interattiva. In questo caso per poter ¨giocare¨ proprio con i Lego!

Fatte le tappe obbligatorie abbiamo anche girovagato un po´ a vuoto, parlando con dei simpatici signori del posto, che ci hanno raccontato qualche aneddoto curioso, scoprendo diversi punti panoramici o zone meno turistiche.

Mangiare e bere a Gent?

Beh, la risposta è facile, patatine fritte e birra!
La quantitá di birra presente nei menù è chiaramente ampia e il prezzo moderato. Alcune hanno anche nomi e relative immagini particolari, provacatorie ecc…

Oltre alle patatine, tipico è lo stufato di carne. Per i 2 pranzi ci siamo affidati al caso, per la cena invece abbiamo prenotato al ristorante Du Progress. In pieno centro, ottimo rapporto qualitá prezzo e a 2 passi dal nostro Hotel

A proposito di Hotel, dove abbiamo dormito?

Se mi seguite su IG avrete forse visto le storie (adesso in evidenza) su questo viaggetto e anche su hotel e room tour. 1898 the post é stato il nostro nido. Un palazzo mastodontico, un mix di diversi stili ed ex palazzo delle poste (fino al 1909).

Se vi ho incuriosito trovate un video completo su You Tube.
State pensando di trasferirvi in Belgio? qui trovate le info utili e se siete una famiglia con bambini, vi racconto anche del sistema scolastico.

E voi avete mai visitato Gent o altre cittá in Belgio?
Raccontatemi la vostra esperienza!

Rossella